venerdì 30 gennaio 2009

Festa di Sant'Agata.

 

Sant'Agata.jpg

 

Una volta su un muro della mia città ho letto:

Le tradizioni sono la cultura di un popolo.

Ogni anno a Catania la festa dedicata alla
Santa Patrona Sant' Agata che
si svolge dal 3 al 5 Febbraio.

Quest'anno posso dire che c'ero anch'io.


Guarda il video...
 

 

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"Tre giorni di culto, di devozione, di folclore,
di tradizioni che non hanno riscontro nel mondo.
Soltanto la Settimana Santa di Siviglia in
Spagna e la festa del Corpus Domini a Guzco
in Peru' possono paragonarsi, quanto a popolarita',
ai festeggiamenti agatini, da cinque secoli sempre uguali.
Per tre giorni la gente sciama nelle vie e nelle piazze.
Devoti o curiosi si contano a centinaia e centinaia
di migliaia, anche sino a un milione.
Sono tre giorni di solennita', ma due in particolare,
quando Sant'Agata il 4 e il 5 febbraio nel suo
argenteo fercolo "a vara" va tra la sua gente,
attraversa i quartieri popolari e quelli alti."

 
                  Da: http://www.mediaonline.it/catania/agata.htm

                                           A presto...   pulvigiu.

sabato 24 gennaio 2009

Tornato a casa.

sotto pioggia.jpg
 
E torno quì,

circondato dalle mura della mia casa
e che sento fuori il rumore
scrosciante della pioggia.
 
La giornata di oggi passata al
sudore del lavoro e che finalmente
sento il tiepido calore domestico che mi
accoglie dal freddo di questo inverno.
 
Il computer acceso riceve
le mail di tanti amici con in bocca
il dolce e grumoso sapore di
un liquore fatto da me.
 
Gli amici... tanti,

per un saluto un abbraccio
un consiglio fraterno ed il conforto
alle lacrime, i dolori e le gioie.

Una morbida coperta mi avvolge
e l'amaro profumo del camino acceso
mi fa stare bene di un nudo piede che
stanco trova riposo.

Il tiepido calore ben presto invade la mia camera
che scuro si appresta al prossimo domani.

                                                      pulvigiu.
 
 
Il mio sito: http://www.pulvigiu.net

giovedì 22 gennaio 2009

Betulle d'inverno.

neve_14.jpg
 
Tra il chiaro evanescente
del candido tappeto
di neve
dormi o betulla.
Un vento gelido
scuote i tuoi esili rami,
mentre la polvere di neve
cade e aleggia
come scintille
spegnendosi
nel bianco mantello
che copre il sentiero.
Dormi o betulla
nel bosco incantato,
dove ogni suono
è lieve come la
carezza di una madre.


                           Ezio Maifrè.
 

domenica 18 gennaio 2009

Il progresso da lontano.

mondo sostenuto.jpg
 
Ho provato ad immaginare il progresso
Come una grande anima malata
Una enorme concatenazione di cause ed effetti
Grandi numeri e probabilità infinitesimali

Come certe albe di Roma
La cui luce elenca piano gli alberi
Così la linea del progresso si espande
Trasformando i colori delle cose in uno solo
Il bianco

Ho provato ad immaginare il progresso
Come masse di uomini che si spostano
Rincorrendo equilibri impossibili
Mescolando il colore di una bandiera
Con il rumore elettrico di un fast food
Io confondo il bene con i beni
E mi disperdo la coscienza in sensi unici

Guarderò il progresso da lontano
Per esserne affascinato e non coinvolto fino in fondo
Non vedo un altro modo per salvare l’entusiasmo
In questo mondo

Dove ognuno tende ad inseguire
Solo l’ideale di se stesso
Moltiplicando il senso del potere
Ricercando il compromesso

Eppure noi viviamo nel progresso
Lo utilizziamo per ascoltarci
Per accomodarci, per salvare l’entusiasmo
E lo fraintendiamo con la cultura dell’immagine
Del corpo, dell’apparenza

Ne occupiamo le frequenze,
e ci serviamo di certe sue estensioni
fino a rimanerne abbronzati
perchè può sostituire anche la luce del sole
e la ricerca di un Dio

Così, d’istinto, cerchiamo protezione
E poniamo distanze tra l’ideale di noi stessi
E tutto il diverso
Moltiplicando il senso del potere,
ricercando il compromesso.
 
lingotto_finestra.jpg
 
Mi piace immaginare un altro punto dell’universo
Opposto al nostro
Dove un uomo divaga sul progresso del suo mondo
Da una finestra ricavata
In mezzo a una metropoli.

 
                                          Tiromancino.

sabato 10 gennaio 2009

Bambini.

"Due bambini, uno ebreo l'altro della Palestina...
non solo il tempo li divide, li divide  l'odio che
alimenta il terrore, li divide la guerra che i grandi
hanno giocato e continuano a giocare sulle loro vite,
perchè nella guerra, in ogni guerra, la disperazione
colpisce i bambini, nega loro ogni Diritto :
il Diritto alla Casa, il Diritto alla Famiglia,
il Diritto all'Istruzione, il Diritto al Gioco,
il Diritto alla Salute, il Diritto alla Felicità,
il Diritto alla Libertà, il Diritto alla VITA".

 
bambino guerra.jpg


Certo
quel bimbo
che in un'altra barbarie
uscì da un camino,
oggi vorrebbe stringere la mano,
e ridere,
e giocare
col bimbo
sparso sul selciato
di una città morta.



                                             Mighetto Ivana.

martedì 6 gennaio 2009

Riuscirò a vivere.

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Il ponte che dovrò attraversare
è quello che mi aprirà il cuore
sino alla curva dei tuoi occhi
...non ricordo più il profumo dei fiori
perché non sapevo di te
or un petalo si lascia portar via dal vento
quella voce che lega l'anima e lontano l'innalza
...fermerò la mia bocca
sui profumi dischiusi della tua pelle
per placare i sentimenti
al celestiale appuntamento delle tue labbra
oltre la carne ...oltre quell'infinito
lì t'abbraccerò su un calmo respiro
che nutrirà tutta la notte socchiusa
...vivere di te è amare
amare è pensare a te
questi attimi inseguiranno la mia vita
e tra un passo e l'altro riuscirò a vivere.

 
                                                   Baldo Bruno.

 
Il mio sito: http://www.pulvigiu.net