martedì 31 gennaio 2006

Girotondo della natura.



Girotondo girotondo,
la mia casa è tutto il mondo.
Giro in tondo e giro in giro,
tutto il mondo è il mio giardino.
Girotondo girotondo,
vorrei il mondo meno sporco.
Giro in su e giro in giù,
vorrei il mare un po' più blu.
Girotondo in bicicletta,
per le strade senza fretta.
Pedalando di qua e di là,
tra gelsomini e lillà,
puoi scoprire che la natura
non è una grande spazzatura,
ma un bellissimo paradiso
che con gli altri va diviso. ..
 
                      Paolo.

sabato 28 gennaio 2006

Tipi di amore...

poesia

Ci sono tanti tipi di amore:
l'amore dell'amico,
l'amore della tua metà,
l'amore della tua famiglia,
l'amore del tuo cane,
l'amore della vita,
l'amore...l'amore suo, di quella donna.
Ogni amore lo ricorderai per tutta la vita,
ma quello che più impresso sarà
nella tua anima è quello di quella donna;
la stessa che incontri ogni mattina,
la stessa verso la quale accendi l'ira,
la stessa che ti sgrida,
la stessa che ti ha dato amore più di ogni altro
perchè è lei che prima che vedessi la luce
ti ha custodito come un tesoro
e per lei sarai sempre un tesoro,
il suo tesoro...
                                Tua madre.
  
                                                           Pam.

giovedì 26 gennaio 2006

27- Gennaio-2006

Il giorno della memoria.
 
Solo quasi sessanta anni fa milioni di persone -
uomini e donne, ma anche vecchi e bambini, ebrei,
zingari, omosessuali, Testimoni di Geova, oppositori
politici, prigionieri di guerra - sono stati perseguitati,
deportati ed assassinati in virtù di una logica di
annientamento feroce, perseguita oltre ogni limite
dal nazismo e, peraltro, condivisa dal fascismo.
 
Diamo un futuro alla memoria,
nasce proprio dalla convinzione che sia più che mai
necessario riproporre la memoria di quegli avvenimenti,
soprattutto ai giovani, che spesso non ne hanno alcuna
cognizione, non solo in rispetto della storia passata,
ma a beneficio della presente, ancora troppo segnata
dall'oltraggio alla dignità e dal disprezzo delle differenze.



Il numero, una volta tatuato, veniva trascritto su un apposito
registro, in corrispondenza delle generalità del detenuto.
Da quel momento scomparivamo da esseri umani
diventando numeri, pezzi per la macchina di sterminio del Reich.

domenica 22 gennaio 2006

Mulini a vento.



Se si potesse stringere tra le mani
tutta la neve del mondo,
abbracciare tutto l'infinito cielo,
raccogliere tutto il grano del pianeta,
riversare tutto il mare in un secchiello,
vangare tutta la terra che esiste,
incanalare tutto il calore dei vulcani,
avremmo sfornato tutto il pane necessario per
ridare il sorriso ai bambini più tristi e infelici,
a ridare la speranza a chi, anche per colpa mia,
l'ha persa, forse, per sempre.
 
Se potessimo...
solo quello che il pensiero può,
non saremmo così cinicamente distanti,
avremmo vinto la nostra battaglia
contro i mulini, che almeno una volta,
avrebbero girato senza vento.
   
                       Franco  Spalluzzi. 

mercoledì 18 gennaio 2006

La mia valigia.

poesia


Porto ancora con me,
nei viaggi per le strade del mondo,
la mia antica valigia e gli occhiali da sole.
Vorrei lasciarli lì, in una piccola stazione di un posto
lontanissimo, abbandonata tra i binari di un
treno di un altro tempo.
Vi trovereste, aprendola, lacrime e poesie,
parole nel cuore... parole nella testa.
Ancora,
cogliereste canzoni passate,
sorrisi e pianti, solitudini e rabbia.
E poi questa invadente nostalgia che si mescola ai ricordi e che,
insieme al dolore di perdite ancora sanguinanti,
mi impedisce di spiccare il volo oltre il mare infinito.
Certe sere la mia valigia è troppo pesante,
certe notti è troppo piena, e mi toglie la luce della luna,
il luccichio delle stelle, il canto delle cicale nelle sere d'estate.
Per portarla devo lasciarla, per lasciarla devo aprirla,
per aprirla devo piangere ancora.
Ma non sono stanco di piangere: non lo sarò mai!
Vorrei accendere questa notte stellata di primavere
e danzare fino al mattino, a piedi nudi nella sabbia,
vorrei abbracciarti e sussurrarti parole d'amore
cantando la gioia del mio cuore,
vorrei alleggerire il mio cuore di ogni paura,
salire sulla collina e galoppare fino al tramonto,
fino all'insegna di quell'ultimo bar
con la forza e il tremito dei miei pensieri e del mio cuore.
Vorrei...
Vorrei poggiare il capo sul tuo braccio
e raccontarti tutte le favole della mia vita.
Dovrei...
Si... forse, dovrei appoggiare la mia valigia lì,
in quell'assolato mare di pensieri...
Un giorno,
i sogni e i dolori che la riempiono,
la felicità dei sorrisi e la rabbia del pianto
saranno solo brevi racconti di una vita piena e sincera:
la vita che porto dentro al mio cuore.

                                   Salvatore Ferrara.

domenica 15 gennaio 2006

Possa la strada...



Possa la strada alzarsi e venirti incontro,
possa il vento essere sempre alla tua schiena,
possa il sole splendere caldo sul tuo viso,
e la pioggia cadere soffice sui tuoi campi.
E finchè ci incontriamo di nuovo,
possa Dio sostenerti nel palmo della Sua mano.
  
                                    Canto Irlandese.

giovedì 12 gennaio 2006

Ho bisogno di te.

poesia
Ancora non sono preparato a perderti.
Ancora non sono preparato a restare solo.
Ancora non sono preparato a crescere
ed accettare quello che è naturale, a riconoscere
che tutto ha un principio ed una fine.
Ancora non sono preparato a non averti più
e solamente ricordarti.
Ancora non sono preparato a non sentirti più
o non poterti parlare.
Non sono preparato al fatto che tu non mi abbracci
più e che io non possa abbracciarti.
Ancora ho bisogno di te e ancora
non sono preparato a camminare
per il mondo chiedendomi... perché?
 
Non sono preparato oggi e mai lo sarò.
Ho bisogno di te.
  
                                                    Anonimo.

domenica 8 gennaio 2006

Eppure...



Eppure è un giorno di festa,
nella confusione colorata
di tanti corpi consumati dal sole,
al cospetto del mare
che si annega nella noia
del suo ritmo continuo
fra gente distratta
in apparenti sorrisi.
 
eppure ci sarà un altro giorno di festa
nell'ansia del prossimo parcheggio,
nel desiderio, neanche tanto nascosto,
di un audace costume da spiare
e nella fila per quelle bollicine
nei vetri colorati di un anonimo chiosco
 
eppure era un giorno di festa,
condito da un fascio di sole,
a farmi del male, con le tue parole
per dover dire ancora addio
tanto per non lasciarsi mai
 
eppure è il tuo giorno di festa
quando succede che...
ti regalo gocce di silenzio
per strapparti di dosso
mentre mi manchi,
non sono felice
e non riesco più a volare.
 
                       Kruger.

martedì 3 gennaio 2006

Ridiamo un pò... "Titoli di giornale".



Scontro fra 2 carri funebri. Un resuscitato!

Si sdraia sui binari del treno Palermo-Napoli. Muore
con 8 ore di ritardo!

Strage in una moschea: sconosciuto accende uno zampirone.

Uccide la moglie a cornate. Non si conoscono i motivi del delitto.

E' morto er mollica . Era un pezzo di pane!
Sono stato al suo funerale, c'era un filone di gente!

Vendesi flauto in pelle a ragazza che sappia suonare almeno
tre note: SI LA DO.

-Bambino si sbuccia il ginocchio... e se lo mangia!

-Due scozzesi al mare scommettono su chi rimane più a lungo
in apnea sottacqua.Ripescati ieri i due corpi.

-Fabbrica di carta igienica andata a rotoli.

-Falegname impazzito tira seghe ai passanti!

-Giovane si schianta contro lampione. Spenti entrambi.

-Esplode scatola di piselli al supermarket. Cinque donne incinte.

-Mamma picchia il figlio con ferro da stiro:
aveva preso una brutta piega!

-Nuova lavatrice lanciata sul mercato: 5 feriti!

-Hanno arrestato er molletta:ne aveva stesi quattro.

-Scontro fra 2 taxi a Genova: 20 feriti!

-Direzione di un giornale:
"Signor Direttore ha telefonato uno con tre teste".
"E che ha detto?". "Pronto, pronto, pronto!"

-Hanno arrestato il gobbo.Voleva fare il dritto!

-Hanno preso er coca-cola :se lo sono bevuto!

-Bambino si getta dal nono piano credendo di essere Jeeg Robot.
Arrestata la sorella perche' non gli aveva lanciato i componenti !!

                                     Trovate in giro per il web.